Benvenuti nel blog di Flavia Gordon, una ragazza bizzarra, perennemente legata ai suoi sogni. E' difficile descriverla, definirla a parole. In questo blog, però, lei si sfida. Sfida sé stessa a mostrare qualcosa di sé. Cosa aspetti ad entrare nel suo misterioso mondo?

martedì 21 dicembre 2010

Vaffanculo con il ♥

Non si finisce mai di imparare. Già. Non si smette mai di sbagliare e di soffrire. Forse sono troppo incline all'amore, alla non-violenza, all'altruismo. Forse dovrei essere più fredda, incapace di provare affetto. Cosa dovrei fare, strapparmi il cuore dal petto? Cancellare quel briciolo di speranza che è in me nei confronti di questo cinico mondo? Talvolta mi sento sbagliata, inadeguata e mi reprimo, poi scoppio. Perfino quando piango, devo piangere in silenzio. Le mie lacrime non sono uno sfogo, ma soltanto un tentativo di reprimere un urlo nero, acuto, terribile, dilaniante. Ma io non vorrei mai piangere, avere questi attimi di debolezza. Vorrei semplicemente non meravigliarmi di un tradimento o di un torto, al contrario restare indifferente. In certe occasioni sento il bisogno di stringere qualcuno con veemenza. Quel qualcuno che non c'è o è lontano materialmente. Sento, però, questa presenza, che accetta i miei abbracci e mi avvolge a sua volta, facendomi sentire un lieve soffio d'aria calda in corpo.

lunedì 20 dicembre 2010



''Come mi batte forte il tuo cuore'' è un libro scritto da Benedetta Tobagi, dedicato a suo padre Walter ucciso a Milano il 28 Maggio 1980 dalla Brigata XXVIII Marzo, composta da sei giovani fra i quali Marco Barbone e Mario Marano, veri e propri esecutori dell'omicidio.
Benedetta ha solo tre anni quando vede morire suo padre: giace immobile sull'asfalto con il capo insanguinato in via Salaino, nei pressi della sua abitazione. La bambina timida dai ricci scuri sente per anni il dolore amaro, acuto, straziante, che si tramuta alla sua crescita in una continua ricerca di quel padre perduto, di ogni caratteristica della sua persona, strappatale crudelmente dalla morte.
Tobagi ripercorre gli episodi più rilevanti della vita del giornalista, documentandosi, interpretando frasi presenti nel diario che egli scriveva in quel periodo. ''Come mi batte forte il tuo cuore'' non è solo un diario intimo nel quale si delinea l'immagine di un uomo fortemente impegnato nel proprio mestiere e nella vita civile, ma anche una fedele ricostruzione degli anni Settanta e Ottanta, caratterizzati da violenze di piazza, lotta armata e terrorismo.
Personalmente, ho apprezzato questo libro per l'efficacia dell'autrice nel trasmettere le proprie emozioni, opinioni e riflessioni, la cui sincera voce trapela in ogni parola e giunge al lettore con una forza impetuosa. E' una vera e propria dichiarazione d'amore al padre, una ''rosa'' che adagia sulla sua fredda tomba, un nodo che le permette di sentirsi ancorata alla sua anima.
Gli ultimi capitoli sono quelli più intensi e probabilmente più sofferti, nei quali sono narrati l'incontro con uno degli assassini e le abitudini comuni tra lei e il papà, ma dai quali soprattutto si coglie il rimpianto per non aver potuto crescere assieme a lui. Mi sono sentita talmente colpita emotivamente che avrei volentieri stretto la scrittrice in un caloroso abbraccio, espressione del mio rammarico e della mia solidarietà nei suoi confronti. Ma, ahimè, non posso far altro che ringraziarla per questo suo libro, dirle che suo padre le è certamente vicino e che, come sa, le ha dato tanto attraverso i suoi scritti e oggi sarebbe sicuramente fiero di lei.

lunedì 6 dicembre 2010

Magatsuhi.com: una maledizione virtuale si tramuta in realtà

La trama ruota interamente attorno ad un curioso sito web: Magatsuhi.com sul quale un giorno Karuto Mido, studente liceale appassionato di informatica, si ritrova per caso. Ne derivano una serie di inquietanti episodi, la maggior parte dei quali si tramuta in tragedia, primo fra tutti la morte di Airi Kiyose. Il tragico evento coincide con lo scadere di un conto alla rovescia mostrato dal sito: dopo la sua fine è la volta di Mido. Pagina dopo pagina in Magatsuhi.com si profila un terribile segreto, che scuote ogni lettore con la forza impetuosa di un vento e che riesce a tenerlo ininterrottamente col fiato sospeso. Azione, mistero e orrore si fondono in un manga avvincente, in grado di trasportare in una dimensione temibile e immaginaria. Pochi sanno resistere al fascino travolgente di un horror così sublime: i disegni di Soda Inui sono semplici e realistici e la storia intessuta da Issei Mori è intensa, particolare, esplosiva. Consigliato a chiunque abbia fegato, il primo numero è già disponibile sia in fumetteria che in edicola e per il prossimo non dovremmo attendere molto perché uscirà nel mese di Gennaio. Cosa aspettate? Non lasciatevi sfuggire un fumetto essenziale per arricchire la vostra collezione!




venerdì 3 dicembre 2010

♥ Amare l'ambiente significa amare la vita ♥

♥   L'ambiente e la sua salvaguardia  


L'articolo 9 della Costituzione italiana fa riferimento all'ambiente e alla sua salvaguardia.
In un Paese frivolo quale il nostro, che si avvia lentamente al degrado, dove il numero di disoccupati è in rapida crescita, dove non si offre pari diritti agli uomini e alle donne, come ci si può preoccupare dell'ambiente? Agli scarichi delle automobili, ai fumi delle fabbriche e alle discariche abusive, si sono aggiunti numerosi altri problemi nati da un comportamento scorretto degli uomini e anche dei vertici politici. Decine di promesse non mantenute, troppi imbrogli, troppe persone accusate e non condannate. Per chi ci hanno presi? Per dei bambini creduloni? Con il ritorno al nucleare, abolito già tempo fa tramite un referendum, sarà inevitabile un disastro ambientale. L'unica pecca della nostra Costituzione, oltre alle leggi scritte ma mai rispettate, è il cosiddetto ''vuoto costituzionale'' che riguarda appunto l'ambiente, nominato in unico articolo. Il nostro bellissimo Paese, ricco di storia, con forti e radicate tradizioni, si sta coprendo di problemi ancora irrisolti. Lo smaltimento dei rifiuti non viene effettuato in modo adeguato e talvolta, a causa della pigrizia e della lentezza dei cittadini che non hanno ancora attuato la raccolta differenziata, accresce la moltitudine di immondizia, raccolta in aree spesso lontane dalle zone abitate. La mentalità dell'italiano medio è la seguente: ''Finchè la mia vita non è neanche minimamente minacciata, non mi preoccupo dei problemi del mondo". Mi rincresce dirlo, eppure è così. In Italia, oltre all'ipocrisia, c'è un forte egoismo e un triste legame con le cose unicamente proprie. A volte penso che a nessuno sia ben chiaro il concetto di ''condivisione''. << L'Italia è nostra, è la nazione a cui appartengo >> dichiara la gente. Ma se l'Italia è nostra, vuol dire che è mia, tua e di qualunque altro essere abita nel suo territorio. E perché non c'è nessuno che si prenda cura della nostra povera Italia? Perchè non facciamo altro che sporcare la Terra dove vivranno i nostri figli? Inutile pensare al futuro, senza preoccuparsi minimamente degli avvenimenti che riguardano il nostro presente. Ci preoccupiamo della fine del mondo, che i Maya ritenevano che sarebbe avvenuta nel 2012, e non di come far sì che la nostra sia una vita migliore. Che un giorno la Terra morrà, questo è certo. Ma il processo di distruzione del mondo, di cui l'uomo ne è ancora inconsapevole, può essere contrastato in modo efficace in poche mosse. Prima di tutto, bisognerebbe utilizzare l'energia rinnovabile, invitando gli abitanti ad installare i pannelli solari con i rispettivi impianti; poi, bisognerebbe sanzionare con multe salate chi abbandona cumuli di spazzatura per le strade e persuadere il popolo a utilizzare di più i mezzi pubblici (e magari anche le proprie gambe) invece che le automobili per i minimi spostamenti.

domenica 21 novembre 2010

Benvenuti a voi, anime strane!

E' difficile fare una presentazione credibile, offrire un'immagine di sé stessi che sia condivisa. E' difficile dire io chi sia, di cosa abbia bisogno, che cosa voglia trasmettervi. Sono semplicemente qui perché sento che sia giusto, perché c'è bisogno uno spazio per me e per voi visitatori. Ho bisogno d'esprimermi e quale mezzo di espressione è più idoneo se non un blog? Ho soltanto 16 anni e tanta voglia di vivere e necessità che mi si ascolti. Purtroppo, tra coetanei i rapporti non sono sempre limpidi, coerenti, sicuri. Per questo sono qui. Per far sì che la mia voce venga udita. Per condividere con voi interessi, passioni, pensieri. Sono sicura che molti si uniranno, scriveranno, parteciperanno ai miei post. Non c'è bisogno di dire come mi chiamo o da dove vengo, c'è già scritto nel mio profilo. Io sono io e sono lieta di essere qui e di essermi espressa in questa bizzarra e ridicola presentazione.


Un bacio.

Posto una canzone molto carina *-* che spero apprezzerete!




Emergenza rifiuti a Napoli: se ne contano già 3000 tonnellate
Aria irrespirabile, i napoletani sono senza speranza

NAPOLI - L’emergenza rifiuti a Napoli ricomincia proprio come due anni fa o forse non si è mai conclusa. Soluzioni vere per regolare il problema dello smaltimento sono state a lungo discusse ma mai attuate. Napoli è stata letteralmente abbandonata al suo Destino sia dalle istituzioni locali che dal Governo ed oggi conta quasi tremila tonnellate di spazzatura. Si tratta di un vero e proprio disastro ambientale, che per anni si è finto di non vedere. Soltanto adesso i cittadini della provincia di Napoli e Caserta stanno iniziando a far sentire la propria voce, delusi dagli esponenti politici e dalle loro promesse mai mantenute, stanchi per l’irrespirabile aria e per i molti, troppi cumuli di rifiuti sparsi per le strade, perfino nel centro storico di Napoli.
<< Siamo di fronte a un dramma, qualcosa di profondamente doloroso. Un mistero che sta provocando disastri enormi sia alla salute fisica che morale. Faccio un invito al Governo e alle istituzioni perché si prenda di petto il problema e lo si risolva il più presto possibile. Non si può continuare a respirare quest’aria malefica per il fisico e per la nostra identità. Nessuno si tiri indietro, né le regioni, né il Governo, né l’amministrazione locale >>.
Sono queste le parole del cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli. Parole che si sommano a centinaia di testimonianze di gente avvilita, intrappolata da generazioni in un ambiente malcurato, maltrattato, marcito, indesiderato. Ogni cittadino chiede soltanto un luogo sereno e pulito, adeguato per la crescita dei propri figli. Per giorni i cittadini di Terzigno e Boscoreale assieme al sindaco Langella hanno scioperato, hanno protestato contro l’apertura di una discarica da aggiungersi a quella di Cava Sari, temporaneamente chiusa ed inaccessibile agli autocompattatori provenienti dall’area vesuviana in seguito ad un’ordinanza firmata dai primi cittadini dei suddetti comuni. Nella cava, sottoposta ad accurate analisi, sono state rilevate sostanze tossiche in notevoli percentuali: anche la falda acquifera è seriamente compromessa.
In questa situazione d’emergenza giungono rassicurazioni dal premier e dai suoi collaboratori, che nel frattempo promulgano un decreto-legge che vieta l’apertura di un’ulteriore discarica.
Nonostante tale provvedimento, non vi è ancora nemmeno l’ombra di un’efficace e duratura soluzione.
Al contrario, si vocifera di trasportare all’estero i rifiuti, probabilmente in Spagna. Il termovalorizzatore di Acerra, inoltre, non solo non basta per bruciare i rifiuti dell’intera regione ma è spesso fermo a causa di malfunzionamenti in una o più parti; probabilmente causate da un evidente errore nella progettazione.
A questi problemi si aggiunge la mancata raccolta differenziata da parte di molti comuni: se ne parla solo sulla carta. Infatti, anche in alcune città delle province di Napoli e Caserta dove la raccolta differenziata dovrebbe funzionare correttamente sono state raccolte testimonianze e diffusi su Internet filmati che mostrano gli operatori dell’ASIA, società incaricata della gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani, porre sacchetti di immondizia organica, plastica, carta ed indifferenziata nel medesimo contenitore.
Quale sarà la reazione dei vertici politici a quest’interminabile emergenza? Gli abitanti della Campania potranno un giorno vivere in un ambiente accogliente e sicuro? Silvio Berlusconi aveva promesso che Napoli sarebbe stata pulita in tre giorni, ma non era ciò che i cittadini si aspettavano udire. Ciò che in realtà essi vogliono è trasparenza, coerenza, chiarezza, interesse nei confronti dei problemi che affliggono Napoli, un risultato reale, duraturo, non solo camuffato da frasi di persone che non rispecchiano la società così come appare.
Bisogna che chi ha sbagliato si assuma le proprie responsabilità ma bisogna soprattutto voltare pagina e scrivere un nuovo capitolo della storia di un grande centro culturale e turistico come Napoli, città piena di vita ma priva di speranza.
Flavia Gordon

Napoli, 19 Novembre