Benvenuti nel blog di Flavia Gordon, una ragazza bizzarra, perennemente legata ai suoi sogni. E' difficile descriverla, definirla a parole. In questo blog, però, lei si sfida. Sfida sé stessa a mostrare qualcosa di sé. Cosa aspetti ad entrare nel suo misterioso mondo?

lunedì 2 maggio 2011


Or poserai per sempre,
stanco mio cor. Perì l'inganno estremo, 
ch'eterno io mi credei. Perì. Ben sento,
in noi di cari inganni,
non che la speme, il desiderio è spento.
Posa per sempre. Assai
palpitasti. Non val cosa nessuna
i moti tuoi, né di sospiri è degna
la terra. Amaro e noia
la vita, altro mai nulla; e fango è il mondo.
T'acqueta omai. Dispera
l'ultima volta. Al gener nostro il fato
non donò che il morire. Omai disprezza
te, la natura, il brutto 
poter che, ascoso, a comun danno impera, 
e l'infinita vanità del tutto.
<< Giacomo Leopardi >>
Amor Gaio 

Malinconica sera di pioggia in solitudine, o nell'otium. In compagnia di libri -non scolastici- che vedo solo durante il finesettimana. In compagnia di fogli su cui scrivo strani versi, persuasa della loro nefandezza. Eppure mi sento bene, come se questa fosse da sempre la mia strada. Desidererei scrivere ogni dì, vivere di poesia e morire per la poesia, benché possa sembrare assurdo. Conservo persino i giornali che leggo, se ci sono frasi che mi colpiscono in qualche articolo. Mi sento libera e fiera di me, come blogger antitradizionalista e anticonformista, ora che i blog iniziano a sentire il loro primo e rapido declino, soppiantati dai social network, talvolta di dubbia utilità, fra i quali Facebook. Sono ancora giovane e povera di idee per costruire un romanzo e troppo poco ricca per distribuire risorse ai bisognosi. Dunque, ho deciso di dare vita ad una rubrica, di quelle che si leggono sulle riviste, alla quale ciascuno può scrivere. Amor Gaio, si intitola così. Ho voluto crearla per coloro che sono da generazioni e generazioni << calpesti >> e << derisi >>. Senza che si siano macchiati di alcuna colpa, senza essere truffatori, violenti o omicidi. Additati per la loro diversità naturale, aggrediti verbalmente -e non- con una brutalità inaudita. Di chi sto parlando? Degli omosessuali, ovviamente. Vittime della più "naturale" e diffusa ostilità, di disumano isolamento dovuto alla mancanza di adesione ai "principi" della religione cattolica, cioè il matrimonio, una famiglia costituita da persone di sesso opposto, ecc. troppe volte si tace in proposito. L'Italia è una realtà dominata dall'omofobia, purtroppo è la verità. E' un Paese retrogrado e maschilista, dove per donne, omossessuali e transessuali non c'è posto. Tante volte si sente dire con estrema ipocrisia: << Io i gay li accetto, ma non li condivido >>. Cosa diavolo significa? Credo che certe persone, anziché fare affermazioni così assurde, farebbero meglio a star zitte. La rubrica che ho deciso di aprire ha lo scopo di risolvere i traviamenti amorosi di ogni lettore. Come fare? Basta mandare un'email all'indirizzo: Amorgaio@hotmail.it. Semplice, no? Io stessa provvederò a rispondere a tutte le email e ogni finesettimana quelle che mi colpiranno maggiormente saranno pubblicate in questo blog, dopo aver ottenuto il consenso del mittente. Insomma, questa rubrica vuole mostrarsi come un aiuto a coloro che si sentono confusi o che sono afflitti da atroci sofferenze. Vuole rivolgersi in particolar modo ai giovani, ma non c'è alcun limite di età! Cosa aspetti a scrivermi? Basta un click!


<< Dai parole al dolore. 
Il dolore che non parla sussurra al cuore oppresso,
e gli ordina di spezzarsi >> 

<< William Shakespeare >>